Cerca
0
Home
Libri in offerta
Remainders
Scaffali
Editori

Cerchi un libro e non riesci a individuarlo? ... Clicca qui

Area di ricerca: COLLANA
x

1.
€ 45,00
EAN-13: 9788856845372
Simone Mammola
La ragione e l'incertezza. Filosofia e medicina nella prima età  moderna
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia della filosofia moderna

Tempi di rifornimento

Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi
Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 45,00
DescrizioneIl volume si propone di ripercorrere la vera e propria crisi di fondamenti cui va incontro il sapere medico nei quattro secoli (fra Trecento e fine Seicento) durante i quali si consuma la fine della grande sintesi speculativa della medicina scolastica medievale. Con il declino di questo sistema di riferimento - formidabile tanto dal punto di vista istituzionale (l'università ) che epistemologico (medicina come scientia su base filosofica) - si assiste infatti al progressivo abbandono di una visione della realtà  secondo cui un'adeguata comprensione filosofica dell'universo deve sempre precedere l'azione umana in tutte le sue forme. Per contro, attraverso la fondamentale rivalutazione umanistica dell' ars come sapere "scientifico" valido a tutti gli effetti e in grado di mediare tra esperienza e teoria, la medicina in età  rinascimentale e protomoderna si configura principalmente come "arte", e soprattutto come arte della congettura che nel tentativo di controllare una realtà  empirica in continuo cambiamento non viene meno alla caratteristica di rimanere comunque un modello di pratica razionale, pur se insidiata da una costitutiva incertezza. In tal modo, introducendo elementi di pragmatismo e di utilitarismo tali da mutare radicalmente e permanentemente l'immagine del sapere naturale, l'evoluzione del sapere medico nel corso della prima età  moderna offre un contributo del tutto peculiare, anche se non sempre adeguatamente riconosciuto, al più vasto fenomeno della Rivoluzione Scientifica. Simone Mammola , dopo la laurea magistrale in Filosofia e Storia delle Idee, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Filosofia presso l'Università  degli Studi di Torino. Fa parte del Gruppo Interdisciplinare di Storia delle Idee (GiSi) e della redazione del Journal of Interdisciplinary History of Ideas . È docente di Storia della Filosofia Moderna all'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Fossano.

Aggiungi al Carrello
2.
€ 30,00
EAN-13: 9788856847291
Annamaria Loche
Saggi di filosofia e storia della filosofia. Scritti dedicati a Maria Teresa Marcialis
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia della filosofia moderna

Tempi di rifornimento

Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi
Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 30,00
DescrizioneQuesti studi, con i quali amici, colleghi e allievi rendono omaggio a Maria Teresa Marcialis, richiamano tematiche vicine ai suoi interessi scientifici ricorrendo a differenti metodologie e ponendosi da angolazioni diverse. Ai non pochi contributi sul cartesianesimo, sull'età  moderna, sul Settecento (Acquaviva, Spinoza, Muratori, Condillac) si affiancano lavori sull'anima delle bestie, sul pensiero delle donne o sulla loro immagine nei classici della filosofia, su significativi momenti della filosofia in Italia (da Vico e Simon al ruolo svolto dalla "Rivista di storia della filosofia"), su aspetti rilevanti del dibattito contemporaneo (Juvalta, Heidegger, Searle). Tutti i saggi hanno come punto di riferimento un ideale di indagine rigorosa e un'immagine della filosofia come sapere critico e analitico che da sempre hanno ispirato l'insegnamento, gli studi e le ricerche di Maria Teresa Marcialis. Annamaria Loche insegna Filosofia politica all'Università  di Cagliari. Studia il pensiero politico moderno francese e inglese e alcuni aspetti della filosofia politica contemporanea. Per la FrancoAngeli ha pubblicato Jeremy Bentham e la ricerca del buongoverno (1991), Moralità  del diritto e morale critica. Saggio su Herbert Hart (1997), Immagini dello stato di natura in Jean-Jacques Rousseau (2003). Marialuisa Lussu ha insegnato Storia della filosofia nell'Università  di Cagliari fino al 2010. Si occupa di filosofia moderna con particolare attenzione alla filosofia della natura e a quella della religione. Oltre al volume Bayle, Holbach e il dibattito sull'ateo virtuoso (Ecig, Genova 1997) ha pubblicato vari studi su pensatori del Rinascimento e del Sei-Settecento.

Aggiungi al Carrello
3.
€ 28,00
EAN-13: 9788820402020
Giulio Maria Chiodi
La filosofia politica di Rousseau
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia della filosofia moderna

Tempi di rifornimento

Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi
Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 28,00
DescrizioneÈ difficile trovare un autore, come Jean-Jacques Rousseau, che abbia esercitato un'influenza così estesa e così profonda, non solo nell'ambito di discipline specifiche, come la filosofia politica, l'antropologia culturale, la pedagogia, la letteratura, ma anche nella formazione del "senso comune". Ed è un'influenza che si allunga nel tempo senza apparentemente cessare o diminuire d'intensità . Discorso scontato, si dirà . E certo in parte lo è. Lo diventa meno, però, se proviamo a verificare come quest'influenza si è manifestata e si manifesta tutt'ora. La presenza di Rousseau non è, infatti, una presenza avvertita, per così dire, da lontano, ma è una presenza vitale: "Jean-Jacques" riemerge in mille modi nei nostri discorsi, siano essi discorsi da specialisti o da semplici cultori. Non è certamente un autore solo per l'accademia, anzi forse è tra quelli che meno si prestano a essere irrigiditi in schemi interpretativi più o meno fissi o in categorie generalizzanti. Questo volume può essere letto come l'espressione di questa tendenza a una comprensione allargata di Rousseau. Si tratta di un volume in cui il nesso tra antropologia e politica emerge in modo particolarmente accentuato, sia esso filtrato passando per il romanzo pedagogico o per il romanzo che ci narra di Julie e Saint-Preux o, infine, per la singolare "storia dell'anima" iniziata con le Confessions. Dopo i volumi dedicati alla filosofia politica di Kant, Hegel, Locke, Platone e Hobbes, il volume su Rousseau arricchisce la collana sui classici della filosofia politica in continuità  con l'intenzione originaria che ne ha suggerito la creazione. L'idea di fondo è che oggi vi sia troppo spesso una disattenzione nei confronti dei grandi autori della tradizione filosofica occidentale. Ciò conduce sovente a misurarsi con i temi dell'attualità  - compito ovviamente essenziale - senza però un adeguato riferimento e aggancio alle fonti che consentono sia di andare alle radici delle questioni esaminate sia di comprenderle fino in fondo. Non c'è dubbio che nei classici antichi, medievali, moderni, stanno ancora molte importanti categorie interpretative che aiutano ad inquadrare in maniera rigorosa i temi del presente e ad evitare che la filosofia politica si appiattisca sulla contingenza, non riuscendo più a legare l'indagine del presente con la memoria del passato e recidendo quindi le radici che ci uniscono a esso.

Aggiungi al Carrello
4.
€ 29,00
EAN-13: 9788856814293
Giulio Maria Chiodi
La filosofia politica di Hobbes
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia della filosofia moderna

Tempi di rifornimento

Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi
Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 29,00
DescrizioneChe poco o nulla sia dato comprendere del significato della statualità  moderna senza riferirsi a Thomas Hobbes è un dato di fatto ovvio e impossibile da non condividere. E però risulta altrettanto innegabile che l'autore del Leviathan non si può leggere solo in questa prospettiva. La sua concezione della politica scaturisce infatti da una serrata riflessione sulla natura umana, unita a un'analisi raffinata dell'uomo moderno. Nel tempo della nascita delle scienze come discipline autonome e della disintegrazione delle istituzioni socio-culturali tradizionali, Hobbes si interroga sulla possibilità  di una conoscenza esatta dei meccanismi della macchina statale. Si interroga altresì sul rapporto tra esperienza religiosa e convivenza civile, offrendo elementi di riflessione ancora attuali nel dibattito contemporaneo sulla secolarizzazione e sul suo superamento. Nel suo pensiero ritroviamo nella loro forma originaria tutti i temi fondamentali del dibattito filosofico che, sviluppatosi in Francia e in Inghilterra intorno alla metà  del Seicento, costituisce ancora oggi la cornice della riflessione in ambito politico. Dopo i volumi dedicati alla filosofia politica di Kant, Hegel, Locke e Platone, il volume su Hobbes arricchisce la collana sui classici della filosofia politica in continuità  con l'intenzione originaria che ne ha suggerito la creazione. L'idea di fondo è che oggi vi sia troppo spesso una disattenzione nei confronti dei grandi autori della tradizione filosofica occidentale. Ciò conduce sovente a misurarsi con i temi dell'attualità  - compito ovviamente essenziale - senza però un adeguato riferimento e aggancio alle fonti che consentono sia di andare alle radici delle questioni esaminate sia di comprenderle fino in fondo. Non c'è dubbio che nei classici antichi, medievali, moderni, stanno ancora molte importanti categorie interpretative che aiutano ad inquadrare in maniera rigorosa i temi del presente e ad evitare che la filosofia politica si appiattisca sulla contingenza, non riuscendo più a legare l'indagine del presente con la memoria del passato e recidendo quindi le radici che ci uniscono a esso. Contributi di: L. Alfieri, L. Bazzicalupo, F. Cattaneo, D. D'Andrea, N. De Federicis, G. Dioni, M. Farnesi Camellone, G. Fiaschi, V. Fiorillo, P. Mindus, P. Morabito, M. Nicoletti, E. Pulcini, P. Schiera, F. Sciacca, G. Sorgi, E. Vitale.

Aggiungi al Carrello
5.
€ 33,00
EAN-13: 9788820405663
Patrizia Pozzi
Visione e parola. Un'interpretazione del concetto spinoziano di scientia intuitiva. Tra finito e infinito
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia della filosofia moderna

Tempi di rifornimento

Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi
Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 33,00
DescrizioneLa filosofia di Spinoza ha radici complesse, a vario titolo scandagliate. Quella spinoziana è una via che può essere compresa riconoscendo le fonti e le prospettive di una tensione filosofica volta a pensare, insieme, l'essere e il divenire, il tempo e l'eternità , il finito e l'infinito, l'unità  e la molteplicità , l'individuo e la res publica. Tanto la cultura greco-latina (dai classici al medioevo, dall'umanesimo a Descartes), quanto la tradizione ebraica (in varie sfaccettature, dalla dimensione talmudica a quella cabbalistica) possono essere indagate, e spesso sono state ipotizzate, come basi di un percorso che lucidamente si confronta con autori e opere di cui si nutre, ma rispetto a cui, tuttavia, prende le distanze, cercando una sua propria irriducibile originalità . A partire dal lessico fino alla struttura delle opere spinoziane, siamo sempre chiamati a scavare in quello che è stato un tentativo radicale, e spesso provocatorio, di ridefinizione del logos filosofico, dall'ontologia alla politica. In questo libro si è cercato di mettere a fuoco il concetto spinoziano di scientia intuitiva conducendo un'analisi interna dell'opera di Spinoza e considerando alcuni tra gli autori e le correnti della storia del pensiero (di impronta sia classica, sia ebraica) che possono avere lasciato un riflesso in questa complessa idea spinoziana, oggetto di molteplici e talvolta inconciliabili letture. Di fronte ad una filosofia che si presenta con l'istanza di un adamantino rigore razionale e che ha sollecitato una continua tensione a comprendere ed interpretare i suoi possibili significati, queste pagine si pongono come un tentativo di interpretazione del concetto di scienza intuitiva, nella consapevolezza che, data la complessità  della visione spinoziana, l'obiettivo non è tanto arrivare a circoscrivere un significato univoco, quanto mostrare una delle possibili lenti attraverso cui questo concetto può essere letto. Patrizia Pozzi , collabora con l'Università  degli Studi di Milano e il Centro di Judaica Goren-Goldstein per la cattedra di Storia del pensiero ebraico, di cui è attualmente docente a contratto. Nell'ambito degli studi spinoziani ha scritto saggi apparsi in volumi collettanei, riviste specializzate e atti di convegni (occupandosi, tra l'altro, della Biblioteca di Spinoza e dell'ambiente ebraico della Amsterdam del Seicento).

Aggiungi al Carrello
6.
€ 23,00
EAN-13: 9788856849219
Stefano Brogi
Il ritorno di Erasmo. Critica, filosofia e religione nella "République des Lettres"
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia della filosofia moderna

Tempi di rifornimento

Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi
Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 23,00
DescrizioneRiformatore senza Riforma, filosofo senza sistema, marginalizzato dall'irrigidirsi di fronti confessionali in violenta lotta tra di loro, Erasmo da Rotterdam ha avuto una larga ma talora sfuggente fortuna. Questo libro indaga la sua eredità , tra Seicento e Settecento, nell'ambito della cultura arminiana olandese e delle correnti antitrinitarie che animarono vivaci discussioni e suscitarono pesanti reazioni in tutta Europa. Al centro della ricerca si staglia la figura di Jean Le Clerc, curatore tra il 1703 e il 1706 della grande edizione erasmiana che fa ancora epoca e protagonista indiscusso della "République des Lettres": uno degli intellettuali più prestigiosi del suo tempo, al centro di un'imponente rete di relazioni europee, ma anche, per molti, un pericoloso e velenosissimo eretico, inviso alle Chiese stabilite e propugnatore di un cristianesimo illuminato erede delle correnti più tolleranti della Riforma. L'appropriazione di Erasmo da parte di Le Clerc e della cultura arminiana e antitrinitaria viene qui ricostruita con una ricca documentazione, inserendola nel contesto dei dibattiti filosofici, filologici e religiosi che caratterizzano la cosiddetta "crisi della coscienza europea". Una stagione cruciale, in cui prendono forma le idee che saranno al centro dell'illuminismo maturo e in cui l'eredità  di Erasmo si incrocia con le provocazioni dei sociniani e dei liberi pensatori, ma anche con le grandi filosofie di Spinoza, Malebranche e Locke. Stefano Brogi è ricercatore confermato nella sede di Arezzo dell'Università  degli Studi di Siena, dove insegna da molti anni Storia della filosofia. Allievo di Paolo Rossi, si occupa principalmente (ma non esclusivamente) della storia delle idee filosofiche, religiose e scientifiche dell'età  moderna. Oltre che di molti saggi pubblicati in Italia e all'estero è autore di altri quattro libri: Il cerchio dell'universo: libertinismo, spinozismo e filosofia della natura in Boulainvilliers (Olschki 1993); Teologia senza verità : Bayle contro i "rationaux" (FrancoAngeli 1998); I filosofi e il male: storia della teodicea da Platone a Auschwitz (FrancoAngeli 2006); Nessuno vorrebbe rinascere: da Leopardi alla storia di un'idea tra antichi e moderni (ETS in corso di stampa).

Aggiungi al Carrello
7.
€ 17,00
EAN-13: 9788820417215
Andrea Cegolon
L'idea di lavoro in Rousseau
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia della filosofia moderna

Tempi di rifornimento

Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi
Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 17,00
DescrizioneA trecento anni dalla nascita di J.J.Rousseau è ancora vivace la produzione di studi che lo riguardano. Nel volume tuttavia viene esplorato un tema - il lavoro - solitamente poco indagato nel pensiero di Rousseau, oppure inglobato nella più generale riflessione etico-politico-educativa. Questioni di stringente attualità , come l'origine del lavoro, la sua morfologia storica, il ritorno alla natura e alla terra, il rapporto tra settore primario e secondario, il lavoro agricolo e quello artigianale non possono certamente trovare risposte esaustive nel pensiero di Rousseau, ma possiamo rintracciare stimoli fecondi per meglio interpretare i tempi drammatici che stiamo vivendo. Se certamente alcuni scenari oggi prospettati, come la decrescita o la fine del lavoro, erano una sfida troppo elevata per l'immaginazione del '700, alcune intuizioni sono ancor oggi straordinariamente attuali e suggestive. Andrea Cegolon insegna Teoria e Modelli dei processi formativi all'Università  degli Studi di Macerata. Le sue ricerche vertono sugli aspetti economico-sociali dell'istruzione e della formazione con particolare riguardo ad alcune specificità  quali il valore delle risorse umane come differenziale di competitività  all'interno dell'azienda; il mismatch tra università  e mercato del lavoro; il ruolo svolto dal concetto di "competenza" nel mondo delle professionalità , dell'istruzione e della formazione; le analisi economiche-sociologiche sul funzionamento dei sistemi scolastici contemporanei; il capitale umano e le linee di ricerca di economia dell'istruzione. Per la FrancoAngeli ha pubblicato nel 2012 Il valore educativo del capitale umano .

Aggiungi al Carrello


© Libreria Teologica .it
Libreria on line specializzata
Francesco Testaferri - P. IVA 03073020541 - Iscritto C.C.I.A.A. di Perugia - R.E.A. N. 261559

Contatti
Privacy e utilizzo dei Cookies
Diritto di Recesso
Spedizioni con corriere
Mailing list
Pagamenti
Fatturazione